Chirurgia oculistica: cura della cataratta

L’intervento ad ultrasuoni per la cataratta

Ritrovare una visione limpida e precisa è oggi possibile grazie a un trattamento ad ultrasuoni moderno, rapido e altamente sicuro che può essere effettuato alla Casa di Salute Santa Lucia del gruppo Nefrocenter. L’intervento per la cataratta non è solo una procedura efficace per eliminare l’opacità del cristallino, ma rappresenta anche un’opportunità per correggere eventuali disturbi visivi preesistenti come miopia, astigmatismo o presbiopia. Il tutto con un tempo di recupero sorprendentemente breve: in molti casi, bastano 24-48 ore per tornare alla normalità.

Cataratta, ovvero quando il cristallino perde trasparenza

La cataratta è una condizione oculare progressiva che si manifesta con l’avanzare dell’età. Il cristallino, ovvero la lente interna dell’occhio, tende a irrigidirsi e a perdere trasparenza. Con il passare del tempo, ciò porta a un offuscamento della vista, alla comparsa di aloni luminosi, difficoltà nella visione notturna e una generale riduzione della nitidezza. I colori sembrano sbiaditi, e l’esperienza visiva diventa progressivamente più faticosa.

Si tratta di una patologia molto comune nella terza età: si stima che oltre il 50% delle persone oltre i 70 anni ne sia affetta. Per fortuna, una semplice visita oculistica è sufficiente per individuare precocemente il problema e programmare un percorso terapeutico adeguato.

Perché scegliere il trattamento ad ultrasuoni

Optare per l’intervento ad ultrasuoni, o facoemulsificazione, significa affidarsi a una procedura di ultima generazione, precisa e mini-invasiva. Questa tecnica, considerata una delle più diffuse per la chirurgia della cataratta, impiega gli ultrasuoni per frantumare e aspirare il cristallino opacizzato, che verrà quindi sostituito con un cristallino premium artificiale. Questo approccio consente anche di trattare altri difetti visivi in un’unica operazione, rendendo la correzione visiva completa e duratura.

I principali benefici includono:

• Trattamento permanente della cataratta

• Possibilità di correggere anche miopia, astigmatismo e presbiopia

• Procedura rapida, ambulatoriale e indolore e sicura

• Ritorno alla vita quotidiana in appena uno o due giorni

Come si svolge l’intervento

La procedura prevede sei semplici passaggi:

1. Anestesia locale con gocce oculari, senza necessità di iniezioni.

2. Microincisione per accedere al cristallino in modo delicato e preciso.

3. Capsulotomia: apertura dell’accesso alla capsula del cristallino per operare la cataratta.

4. Facoemulsificazione: con l’ausilio di una sonda ad ultrasuoni, il cristallino opacizzato viene frammentato e aspirato.

5. Inserimento della lente intraoculare, posizionata all’interno del sacco capsulare.

6. Chiusura e ripresa: le incisioni di piccole dimensioni, spesso non necessitano di punti di sutura, la ripresa è quindi quasi immediata. La maggior parte dei pazienti recupera una visione nitida già nelle prime 48 ore.

L’intervento dura pochi minuti per occhio e non richiede ricovero o fasciature: dopo un breve periodo di osservazione, si può tornare a casa con l’unica raccomandazione di proteggere gli occhi con occhiali da sole.

Quando è il momento giusto per intervenire

Il momento ideale per eseguire l’intervento varia da persona a persona e viene definito insieme all’oculista. In generale, si consiglia di agire quando la qualità della visione inizia a limitare le attività quotidiane, come leggere, guidare o riconoscere i volti. Intervenire prima che la cataratta sia troppo avanzata consente di eseguire l’operazione in condizioni ottimali e di ottenere un recupero più rapido e completo.