CHIRURGIA BARIATRICA E PERCORSO DEL PAZIENTE OBESO

L’unità operativa di chirurgia generale e mininvasiva della Casa di salute S. Lucia ha costruito un percorso multidisciplinare, per una presa in carico completa del paziente obeso che necessita di trattamento chirurgico, che prevede il coinvolgimento di diversi professionisti con un approccio di tipo medico-chirurgico, nutrizionale e psicologico. E’ stato creato un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale relativo alla cura dell’obesità strettamente aderente alle Linee Guida delle più importanti società scientifiche italiane ed internazionali, in cui il ruolo della chirurgia bariatrica è preminente.

La chirurgia bariatrica è quella branca della chirurgia che si occupa dei pazienti affetti da obesità. L’approccio chirurgico è in grado di determinare una significativa perdita di peso su soggetti obesi, nonché di ridurre il rischio di mortalità e l’incidenza di patologie associate.  A tal proposito, gli interventi eseguiti con tecniche di radiologia, di endoscopia o in laparoscopia sono definiti interventi mini-invasivi.

La laparoscopia, unita a una gestione del paziente moderna ed efficace (fast track), consente di beneficiare di una ripresa più veloce, una breve degenza in ospedale e una riduzione del dolore post-operatorio. A seguito di un intervento di chirurgia bariatrica il paziente deve seguire un lungo percorso di follow-up, per garantire il buon esito dell’intervento attraverso il mantenimento del peso e la riduzione dei possibili effetti collaterali delle procedure bariatriche.

La chirurgia bariatrica procura in media un calo ponderale del 70% dei chili in eccesso, ma il calo può variare in relazione all’età, alla statura, al genere e alla storia clinica del paziente.

CHIRURGIA BARIATRICA: QUANDO INTERVENIRE

La chirurgia bariatrica è un’opzione indicata per tutti quei pazienti di età compresa tra i 18 e i 65 anni, affetti da obesità di secondo grado (Indice di Massa Corporea o BMI uguale o superiore a 35) con malattie associate, come il diabete di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, le apnee notturne, la dislipidemia, l’osteoartrite o pregressi eventi cardiovascolari, oppure di terzo grado (Indice di Massa Corporea o BMI uguale o superiore a 40) anche senza malattie associate.

Esistono, poi, delle controindicazioni alla chirurgia bariatrica:

1) assenza di precedenti tentativi conservativi (dieta seguita da specialista);

2) impossibilità a collaborare nel follow-up: gli interventi bariatrici sono controindicati a chi soffre di alcolismo, tossicodipendenza, bulimia nervosa o psicosi scompensata.

LE DIFFERENTI TIPOLOGIE DI INTERVENTO

Gli interventi bariatrici validati, al momento, a livello internazionale sono quattro, ma due da soli (Sleeve Gastrectomy e Bypass Gastrico) rappresentano più dell’80% delle procedure eseguite sia nel mondo che presso il nostro centro. Vi sono poi altre procedure che sono state eseguite più facilmente in passato ma ormai quasi in disuso, quali il bendaggio gastrico e la diversione biliopancreatica.

  • La sleeve gastrectomycomporta una resezione verticale di una parte significativa dello stomaco fatta con suturatrici elettrice all’avanguardia. Riduce il senso di fame e aumenta la sensazione di sazietà, in questo modo le persone operate perdono peso, spontaneamente, senza fatica. Nel lungo termine è una procedura molto ben tollerata.
  • Il bypass gastrico (minibypass e bypass classico) è un intervento praticato da ormai più di 50 anni.  Si perde peso anche in questo caso per ridotta fame e aumentata sazietà, è associata però anche una componente di ridotto assorbimento intestinale. Il bypass gastrico trova particolare indicazione in caso di diabete tipo 2 in stadio avanzato e in caso di severo reflusso gastroesofageo.
  • Per quanto riguarda gli interventi ormai meno comuni, il bendaggio gastricocomporta la collocazione di un anello di silicone intorno alla parte alta dello stomaco. E’ un intervento a rischio minore, ma la sua poca efficacia, insieme all’alta percentuale di secondi interventi (per fallimento o per effetti collaterali) lo fanno apprezzare poco sia dai pazienti sia dai chirurghi.
  • La diversione biliopancreatica, ideata dal chirurgo italiano Nicola Scopinaro nel 1976, per contro, è un intervento particolarmente efficace ma altresì complesso e presenta un alto rischio di effetti collaterali (malassorbimento) difficilmente correggibile.
  • Pallone intragastrico: nell’ambito delle procedure mini invasive, eseguite presso la nostra struttura per la cura dell’obesità, rientra anche il posizionamento del pallone intragastrico. Tale dispositivo viene posizionato nello stomaco per via endoscopica o sotto guida radiologica; I risultati registrati dimostrano che si tratta di una procedura molto sicura (mortalità circa 0,05%; rimozione precoce per intolleranza psicologica circa 0,30%; complicanze circa 0,60%), ben tollerata e rappresenta un mezzo efficace per il dimagrimento del paziente obeso.

 APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

Il paziente obeso incontra diversi specialisti nel corso del suo percorso di dimagrimento. Tale percorso prevede un lavoro sinergico di equipe, con un approccio di tipo medico chirurgico, nutrizionale e psicologico, ciò riduce il tasso di complicanze e di insuccessi legati alla chirurgia bariatrica.

In tal senso, risulta fondamentale l’attività di monitoraggio successivo alla chirurgia in modo da garantire una sorveglianza nel breve e medio periodo.
Gli appuntamenti post-operatori sono cosi articolati: controllo dopo 1 mese dall’intervento, dopo 3 mesi, controllo dopo 6 mesi in cui il paziente verrà sottoposto ad esami diagnostici strumentali ed ematochimici e, infine, i controlli annuali.

Équipe chirurgica:

Dr. Alberto porcelli
Dr. Giovanni Sicco Carandente
Dr. Luigi Prisco

Nutrizionista:

Dr.ssa Nicoletta Panico

Psicologa:

Dott.ssa Elisa Loré

Contatti

Ambulatorio di chirurgia: 0813384423 – 0813384587

CUP: 0813384701